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Ginecologia

“Date alle donne occasioni adeguate ed esse possono fare tutto.”

Oscar Wilde

Dall’adolescenza alla senescenza, la visita ginecologica associata agli esami di prevenzione, ed è l’unica arma che la donna ha a disposizione per salvaguardare il suo benessere e tutelare la propria salute.

In adolescenza il colloquio con la ginecologa permette di elucidare punti chiavi riguardo la contraccezione e la sessualità.

Al giorno d’oggi è importante effettuare un controllo con analisi pre-concezionali , al fine di programmare una gravidanza in piena coscienza e salute.

Durante la vita fertile la donna deve affrontare varie problematiche che spaziano, dalla contraccezione all’infertilità.
 Per potersi orientare rispetto alle sue problematiche la paziente deve avere un ginecologo di fiducia. La visita di controllo annuale permette di prevenire alcune patologie.

Con la menopausa la donna può presentare sintomatologie varie che trova nella medicina varie risoluzioni. I controlli annuali sono importanti, perchè con l’età , aumenta l’incidenza di patologie ginecologiche.

Ginè offre un’ampia gamma di servizi nell’ambito della ginecologia:

  • SCREENING ONCOLOGICO (PAP TEST)
  • RICERCA HPV DNA
  • COLPOSCOPIA
  • ECOGRAFIA PELVICA
  • INTRODUZIONE DI DISPOSITIVI INTRAUTERINI (SPIRALE)
  • SCREENING ONCOLOGICO (PAP TEST)
  • RICERCA HPV DNA
  • COLPOSCOPIA
  • ECOGRAFIA PELVICA
  • INTRODUZIONE DI DISPOSITIVI INTRAUTERINI (SPIRALE)
CONTRACCEZIONE

I metodi contraccettivi ormonali

Per metodi contraccettivi ormonali si intendono tutti quegli anticoncezionali che contengono estrogeni e progestinici (o solo progestinici) in forma sintetica, al fine di inibire l’attività ovarica e, di conseguenza, l’ovulazione e il ciclo mestruale. Questi metodi contraccettivi, se usati correttamente, hanno un’efficacia vicina al 100% nel proteggere da gravidanze indesiderate.

Quali sono i metodi contraccettivi ormonali?

La pillola anticoncezionale è certamente il contraccettivo ormonale più diffuso e conosciuto, ma non è l’unico. Accanto alla pillola ci sono l’anello vaginale e il cerotto transdermico, che funzionano proprio come la pillola, ma non devono essere assunti quotidianamente. L’anello anticoncezionale, infatti, una volta inserito in vagina ha una durata di tre settimane e dopo una settimana di pausa se ne inserisce uno nuovo. Il cerotto anticoncezionale, invece, deve essere cambiato una volta alla settimana per tre settimane e dopo una pausa di una settimana si ricominciano le applicazioni.

Tra i metodi contraccettivi ci sono poi quelli chiamati metodi fit&forget, letteralmente metti e dimentica. Tra questi c’è l’impianto sottocutaneo, cioè un bastoncino che rilascia progestinici e viene inserito sotto pelle (in genere nel braccio) direttamente dal ginecologo e ha una durata di tre anni. Anche la spirale è un metodo fit&forget, sia quella al rame che quella medicata che contiene progesterone, perché dopo essere stata inserita nell’utero dal ginecologo ha una durata che può variare dai tre ai cinque anni.

Per chi sono adatti i metodi contraccettivi ormonali?

Questi metodi contraccettivi sono perfetti per tutte le ragazze, anche le più giovani, sessualmente attive e per le donne che vogliono evitare una gravidanza, anche se ogni singolo caso deve essere valutato insieme ad un ginecologo.

È bene sottolineare che i contraccettivi ormonali non proteggono dalle malattie sessualmente trasmissibili, perciò se si hanno dei rapporti occasionali è sempre importante abbinare il preservativo alla contraccezione ormonale.

La spirale al rame è un dispositivo intrauterino, ossia un dispositivo che viene inserito nell’utero direttamente dal ginecologo. A differenza della spirale ormonale, quella al rame non contiene ormoni, ma ha un’elevata efficacia (intorno al 99%) grazie all’azione spermicida del rame e alla struttura che impedisce la fecondazione dell’ovulo.

 

COLPOSCOPIA

Che cosa è la colposcopia?

La colposcopia è l’esame con cui si indaga l’anatomia dei tessuti dei genitali femminili. Attraverso un potente ingrandimento ottico, permette di evidenziare la presenza, in particolare nella cervice uterina, di lesioni pre-neoplastiche.

A che cosa serve la colposcopia?

La colposcopia serve a verificare l’esistenza di eventuali anomalie delle cellule dell’utero che siano già state evidenziate con un precedente esame del pap-test. Viene anche disposta in presenza di dolori pelvici o di sanguinamenti della vagina.

L’esame è indolore. È possibile avvertire un leggero disturbo nel caso in cui il medico decida di effettuare una biopsia, prelevando una piccola porzione di cervice uterina.

La durata della colposcopia è mediamente di 15-20 minuti.

L’effettuazione della colposcopia non richiede alcun tipo di preparazione specifica. Solo, nelle 24 ore precedenti l’esame occorre evitare di avere rapporti sessuali o di utilizzare creme o tamponi vaginali.

 

MENOPAUSA

Ogni donna vive l’inizio della menopausa in maniera differente ed è per questo che possono comparire o meno alcuni sintomi considerati in realtà abbastanza comuni e frequenti. I cambiamenti avvengono in quanto vi è un netto calo degli estrogeni, ovvero degli ormoni sessuali che hanno accompagnato la donna in tutto il suo periodo fertile. Sono proprio le oscillazioni di questi ormoni che intervengono nelle normali reazioni e in diverse parti dell’organismo a causare problemi di vario genere.

Ecco allora i 15 sintomi più comuni della menopausa:

1) Irregolarità del ciclo mestruale

Uno dei primi sintomi che fa pensare all’arrivo della menopausa è l’irregolarità del ciclo mestruale. Ovviamente la cosa viene notata con più facilità dalle donne che fino a quel momento hanno avuto mestruazioni regolari. Il ciclo tende a saltare sempre più frequentemente (anche se non per forza il flusso è ridotto) fino a interrompersi del tutto.

2) Vampate di calore

Un sintomo che spesso le donne in menopausa accusano e che ritengono particolarmente fastidioso sono le vampate di calore ovvero quella sensazione improvvisa di caldo intenso che spesso le colpisce anche di notte. Possono durare da pochi secondi fino ad alcuni minuti e in alcuni casi compaiono vere e proprie macchie rosse su corpo o viso.

3) Sudorazione eccessiva

Sempre legato al problema del calore eccessivo, durante la menopausa può comparire una sudorazione molto forte sia di giorno che di notte. Un sintomo fastidioso che comporta spesso anche la necessità di lavarsi più frequentemente e l’utilizzo di deodoranti più efficaci e di lunga durata.

4) Irritabilità

La menopausa spesso comporta anche ripercussioni sull’umore e la psiche. Uno dei sintomi più frequenti in questo senso è l’irritabilità, ovvero l’essere facile preda di nervosismo e scatti di ira.

5) Ansia e tachicardia

La menopausa può portare una sensazione di ansia generalizzata ma in alcuni casi si assiste anche alla comparsa di veri e propri attacchi di panico, soprattutto se la persona ne ha già sofferto in passato. La donna in menopausa può accusare poi episodi di tachicardia ovvero di un aumento improvviso dei battiti del cuore.

6) Depressione

I grandi sconvolgimenti ormonali ma anche la sensazione che una parte della propria vita si è definitivamente conclusa, possono portare a sviluppare una depressione più o meno seria.

7) Insonnia

Anche il riposo può risentire di tutta questa situazione di scombussolamento generale. Ecco allora che frequentemente compaiono sintomi come difficoltà a prendere sonno, risvegli notturni o vera e propria insonnia.

8) Mal di testa

Spesso le variazioni ormonali possono far comparire mal di testa, un problema che può essere più o meno sporadico o persistente nel corso della giornata.

9) Secchezza vaginale

Un’altra sfera spesso colpita dai cambiamenti dovuti alla menopausa è quella sessuale. Le donne non più fertili possono accusare problemi di secchezza vaginale che comportano come conseguenze i problemi esposti nei due punti seguenti.

10) Dolore durante i rapporti sessuali

La secchezza eccessiva del canale vaginale rende ovviamente più difficile la penetrazione durante l’atto sessuale. Ecco allora che la donna può iniziare ad accusare dolori e fastidi che prima non aveva.

11) Calo della libido

Secchezza e dolori durante il sesso possono comportare, uniti al drastico calo estrogenico, una diminuzione nel desiderio sessuale.

12) Infezioni alle vie urinarie e perdite

Molte donne soffrono nel periodo della menopausa di un aumento delle infezioni alle vie urinarie ma accusano spesso anche piccole perdite di urina per una sopraggiunta difficoltà di trattenimento. Le perdite possono avvenire ad esempio in seguito ad un colpo di tosse, uno sternuto o altro.

13) Dolori articolari o muscolari

Le donne in menopausa sono anche più soggette ad accusare dolori di tipo articolare ma anche muscolare e devono stare particolarmente attente al problema osteoporosi sottoponendosi alle dovute analisi.

14) Problemi di concentrazione e memoria

Anche la sfera cerebrale può iniziare ad accusare un po’ i cambiamenti ormonali in corso facendo avvertire per la prima volta alla donna problemi di concentrazione e memoria.

15) Pelle, capelli e unghie secche

 

THIN PREP

Il THINPrep é l’evoluzione del “classico” Pap Test (Test di Papanicolaou), un più sofisticato test di screening della popolazione femminile contro il rischio di cancro del collo uterino. Si tratta di un esame citologico per individuare eventuali alterazioni delle cellule del collo e della cervice dell’Utero e dare indicazioni sulla presenza di infezioni di origine batterica, virale o micotica.
Come previsto dalle Linee Guida internazionali tutte le donne tra i 25 e i 64 anni devono effettuare un Pap Test almeno ogni 2 anni.

Il THINPrep è una metodica più recente del Pap Test convenzionale che consente al ginecologo di preparare un vetrino di alta qualità. Una volta effettuato il prelievo di tessuto con gli appositi dispositivi, il ginecologo introduce le cellule in una soluzione di conservazione contenuta in una fiala. La fiala viene poi inviata al laboratorio dove le cellule vengono separate meccanicamente dal materiale non necessario e viene allestito il vetrino.

Un campione rappresentativo di cellule viene trasferito sul vetrino che, privo del materiale interferente (muco, sangue e detriti non diagnostici) risulta essere pulito.

Il materiale cellulare rimanente viene conservato per essere eventualmente utilizzato nel caso fossero richiesti test addizionali (per esempio quello per l’HPV) evitando, in questo modo, che la paziente debba sottoporsi a un secondo prelievo

 

INDICAZIONI PRECONCEZIONALI

Quando si desidera un bambino sarebbe importante, prima di iniziare a provare a concepire, recarsi dal medico ed esprimere il proprio desiderio. Raccomando l’assunzione dell’acido folico tre mesi prima del concepimento e l’esecuzione de gli esami preconcezionali.

Acido folico

Da tempo l’acido folico è stato riconosciuto come essenziale per la riduzione del rischio di avere un bambino affetto da Anencefalia e Spina bifida (i cosiddetti Difetti del tubo neurale o Dtn). Aiuta anche a ridurre il rischio di altre malformazioni congenite, in particolare alcune cardiopatie, malformazioni delle labbra e del palato (Labiopalatoschisi), difetti del tratto urinario e di riduzione degli arti.

Per ottenere questo effetto protettivo è indispensabile aumentare l’assunzione giornaliera di acido folico di 0,4 mg al giorno, quantità che è difficile raggiungere con la sola alimentazione, per quanto ricca di alimenti che lo contengono.

 

Quali sono gli esami preconcezionali previsti?

Prestazioni specialistiche per la donna:

Visita ginecologica;

Ecografia;

Pap test;

Test di Coombs indiretto per valutare la presenza di anticorpi contro i globuli rossi;

Rubeo test per accertare lo stato immunitario contro la rosolia;

Emocromo, per valutare se la donna è anemica. Si fa una valutazione delle emoglobine anomale (conosciuta come elettroforesi delle emoglobine), per valutare un’eventuale tratto talassemico, cioè se si è portatori dell’anemia mediterranea (in quel caso si esegue lo stesso test anche sul partner, per conoscere le probabilità di un rischio di anemia grave nel concepito).

Prestazioni specialistiche per l’uomo:

Emocromo ed emoglobine anomale, ma solo nel caso in cui la donna della coppia sia portatrice di anemia mediterranea.

Prestazioni specialistiche per la coppia

Gruppo sanguigno per entrambi;

Valutazione di positività o negatività del fattore Rh;

Test Hiv;

Test del treponema pallidum (la sierologia della sifilide).

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